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ILCI di Todi (Pg-Italy)

Mito e Leggenda. 

 

Che questo territorio fosse abitato anche in tempi preistorici, lo testimoniano i rinvenimenti che i contadini facevano arando i campi e rinvenendo quelle che loro chiamavano "saette", immaginandole come residui dei fulmini, ma che erano invece, "amigdale"**** di pietre scheggiate usate nell'età della pietra.

L' Abate di Ripabianca ANDREA GIOVANNELLI*, nel 1700, si rese conto della importanza di questi reperti e, non essendovi ancora un museo a Todi, li consegnò a Giovan Battista Passeri di Pesaro perché fossero custoditi in quel museo dove tuttora si trovano.

Dell'epoca romana il paese mantiene la struttura essenziale con il CARDO ed il DECUMANO**, anche se l'incuria del tempo e degli uomini ha disperso le testimonianze significative di cui resta solo leggenda come il tempio della DEA BONA ed in particolare di un tempio dedicato a FAUNO, Dio dei boschi.

A questo proposito scrive G.B. Alvi nel suo Dizionario, " Si è avuto in congetture che questo luogo fosse superstizioso***, poiché, essendo sotto l'elce, albero consacrato alle Fauni, quivi fosse qualche tempio in onore di Fauno, ove si facevano auguri e vaticini".

 

*** Luogo magico:

(Vedi la "Macchia di Boccone" dove, si fantasticava, si dessero convegno le streghe e dove si svolgessero i "sabba".

 


* Andrea Giovannelli

II 13 febbraio 1696 nasce a Ripabianca da una famiglia illustre Andrea Giovannelli, importante figura di erudito e archeologo.
Fu, prima, maestro di lettere umane a Ripabianca e, più tardi, a Todi e Roma come bibliotecario di Filippo Antonio Gualterio (1660-1728), nel 1708 arcivescovo di Todi. A Todi fra il 1716 e il 1717 conobbe e divenne buon amico dell’erudito pesarese Gianbattista Passeri (1694-1780).
Fino al 1748 raccolse, in un manoscritto, notizie su scavi archeologi, studi su antichità in genere e rinvenimenti fortuiti avvenuti nel territorio todino.

Diviso in sette tomi da Gianbattista Passeri che vi ha aggiunto un’introduzione, il Diario Todino, overo Relazione dello scoprimento di parecchie antichità seguito nella città di Todi e nel suo Territorio, e ne' luoghi vicini e confinanti di Andrea Giovannelli, è conservato nella Biblioteca Oliveriana di Pesaro.

 
** Cardo e decumano  costituivano le due linee fondamentali della centuriazione, intersecantisi ad angolo retto. Il decumano è tracciato in origine da oriente a occidente, generalmente nell'asse della lunghezza della porzione di territorio stabilita; il cardo lo incrocia da sud a nord. Le linee secondarie (limites), parallele a cardo e decumano, formano le centurie. Cardo e decumano sono anche le vie principali delle città e degli accampamenti romani.

**** Amigdale: In archeologia viene indicata con il termine amigdala o bifacciale, una pietra a forma di mandorla, scheggiata e lavorata allo scopo di renderla tagliente, che viene ritrovata tra i reperti di origine umana nei siti abitativi protostorici.

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Immagini a cura di Andrea Ceccarini