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ILCI di Todi (Pg-Italy)

Luoghi sacri e Feste

 



La chiesa di San Giovanni Battista (un tempo chiesa parrocchiale) si trova all'interno del paese. 

Dopo decenni di incuria è stata di recente, con molto rispetto delle sue originarie caratteristiche, restaurata.

Al suo interno due affreschi quattrocenteschi, anch'essi restaurati. Il primo raffigurante la Crocifissione ed il secondo San Sebastiano.

Da ammirare anche il soffitto a "capriate" 

 

 

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Crocifissione

San Sebastiano

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Nel 1927 vi fu inglobato il campanile che, pur moderno, ben si amalgama alle strutture circostanti.

 

Momento della costruzione del campanile

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La voce delle campane

 

.... E in una bella giornata di sole del 1927, giunsero in paese 4 carri tirati da 4 paia di buoi: erano arrivate le campane! (scaricate da un treno merci alla stazione di Ponte Rio, provenienti dalle "lontane" Marche)

Il "Buongiorno" all'alba, il "Buon appetito" a mezzogiorno e il "Buonasera" al tramonto.

E poi i matrimoni e i funerali e tutte le feste "ricordatevoli".

Comunicavano "a presa diretta" la gioia e il dolore con una intensita' mai piu' ritrovata.

Un suono particolare "a distesa" era quello per annunciare "L'acqua ria" (L'acqua cattiva) e cioè un brutto temporale con tuoni e fulmini e forse anche la grandine: i contadini al lavoro nei campi dovevano trovare un riparo. "A FULGURE ET TEMPESTATE LIBERA NOS, DOMINE" si pregava durante il rito delle rogazioni.

Ma poi c'era la notte festosa della "VENUTA" quando la Madonna, camminando sulla Via Lattea, si dirigeva verso la sua casa di Loreto e le campane l'accompagnavano suonando per oltre un'ora, dalla mezzanotte in poi.

Campanone, campana e campanella: L'intrecciarsi dei vari suoni scandiva la vita della Comunita'. Il loro linguaggio era decifrabile in qualunque luogo e da chiunque!

Il "Campanaro" con la sua famiglia (di solito numerosa) prestava gratuitamente il suo impegno, ma aveva diritto alla "Questua", poteva cioe' avere in cambio un po' di grano, olio, vino, uva o pomodori: era il "baratto" ovvero "l'economia di scambio" forse non inutile ricordare ora, in un periodo, il nostro, di "allegra finanza"...

 

 

Arrivo e benedizione delle campane    

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La sede parrocchiale fu trasferita intorno al XVIII secolo, dove tuttora risiede, subito fuori le mura: Chiesa detta della Visitazione o Madonna della Minerva.

(Raccolta fotografica a cura di Valeria Bani)

 

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A circa due chilometri, il vocabolo "Santa Maria Maddalena" dove sorgeva fin dal 1206 un Ospedale per lebbrosi retto da un governatore eletto ogni sei mesi.

Nel luogo ancora oggi, esiste una cappella intitolata alla Madonna, e, fino a qualche decennio fa, vi si svolgeva, il 21 luglio,  una "fiera", luogo di incontri e  scambi per grandi e per piccini.

In tale ricorrenza, ancora oggi, la cappella (privata) viene aperta al pubblico per la celebrazione di una santa messa.

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Al confine con la frazione di Ripaioli (fino al 1800 appartenente ad Ilci, ora a Ripaioli) si trova la chiesetta di San Lorenzo.

Immagini a cura di Andrea Ceccarini